La farina di nocciola è ricavata dalla macinatura dei frutti appartenenti alla famosa varietà di nocciola “tonda gentile delle langhe”. A differenza delle altre tipologie di farina di legumi o cereali che sono ricchi di carboidrati quella di nocciola si distingue per la prevalenza di lipidi rispetto agli altri macronutrienti; per questo motivo, nonostante l’essiccazione, la farina di nocciole presenta una conservabilità molto limitata ed è commercializzata sottovuoto.
La farina di nocciole in cucina può essere utilizzata in diversi modi, si possono fare dolci da forno sia secchi che soffici.
Un utilizzo alternativo della farina di nocciole interessa la panificazione, ma con una percentuale limitata al 10% rispetto al 90% degli sfarinati di grano; se ne ottiene un pane molto energetico e ricco di lipidi. Ultimamente, è ritornata di nuovo in voga perché è adeguata sia per una dieta vegana che per le persone che sono intolleranti al glutine (celiachia).
Il costo di questo particolare prodotto al dettaglio è abbastanza elevato, questo principalmente è dovuto a due ragioni: il disciplinare BIO e a ragioni commerciali. Per il consumatore finale, l’acquisto della farina di nocciola scende raramente al di sotto dei 19/20 euro al kilo.