Le prime testimonianze della torta di nocciole risultano nella regione Piemonte, più precisamente nella zona delle Langhe, dove questo speciale frutto secco è venerato e consacrato. Nella storia, questo dolce era principalmente un “dolce povero” perché era mangiato dai contadini, che alla fine del raccolto per non sprecare le nocciole in eccesso le utilizzavano per la preparazione di questo piatto. La sua storia, quindi, è molto radicata con il territorio e le tradizioni di questa zona, essendo un prodotto molto umile è ancora più apprezzato.
La ricetta è stata tramandata da generazione in generazione e negli anni si è diffusa anche in altre zone della penisola italiana. Il passaparola ha causato lo sviluppo di molte versioni differenti della torta di nocciola, per esempio oggi sulle tavole delle famiglie italiane possiamo trovare varianti con la farina o senza farina, formati differenti e con consistenze diverse o addirittura con l’aggiunta del cacao. In ogni caso ci sono alcune caratteristiche che sono rimaste uguali nonostante le modifiche che sono state fatte; principalmente queste riguardano le qualità che apportano le nocciole (una consistenza asciutta, friabile e la speciale fragranza del prodotto principale). Gli accompagnamenti per questo dolce più riusciti secondo la critica sono per lo zabaione e la panna, invece per quanto riguarda i vini il moscato e il passito in modo da renderlo più gradevole. Infine, durante la preparazione è fondamentale prestare la massima attenzione nella prima fase, la tostatura delle nocciole perché se si commette un errore si rischia di comprometterne il sapore.
Come abbiamo detto ne esistono di vari tipi e forme ma la nostra è assolutamente da provare!