Le prime fonti scritte che parlano di questo prodotto tipico della Sardegna risalgono al sedicesimo secolo. In un documento riguardante le attività economiche della regione stilato per informare il Re di Spagna sulla situazione dell’isola veniva menzionato un particolare tipo di pasta secca intrecciata a forma di anello.
Questo primo piatto per anni è stato legato alla festa che si celebra il primo di novembre (Ognissanti), era abitudine per le donne del paese di radunarsi tutte insieme nelle cucine, sia il giorno stesso della festa che i giorni precedenti per trascorrere del tempo tutte insieme e per cucinare questo particolare tipo di pasta secca. Veniva fatto impastando farina di semola e acqua e poi intrecciate su dei tavoli di legno, ed ancora oggi segue la ricetta originale. Dopo, la preparazione le lorighittas venivano riposte al sole in dei cestini di vimini in modo molto ordinato per farle asciugare. Mentre aspettavano che la pasta si asciugasse, le donne si dedicavano alla preparazione dei condimenti per arricchire e rendere più gustoso questo prodotto; i principali condimenti che venivano utilizzati erano il sugo di pomodoro oppure un ragù di carne di galletto ruspante oppure con carne di maiale o cinghiale soprattutto nelle famiglie più ricche.
La preparazione come accennato precedentemente, è fatto esclusivamente a mano e richiede molto tempo. Per esempio, solo per realizzare l’impasto servono più di 40 minuti per aggiungere gradualmente l’acqua salata all’impasto e rendere la pasta più morbida. La tradizione vuole che siano le giovani donne ad occuparsi di questa preparazione e a tramandarla alle generazioni successive principalmente per la cultura pastorale sarda che era molto seguita principalmente nei paesi più piccoli secondo la quale gli uomini dovevano stare nei campi e le donne dovevano occuparsi delle faccende domestiche.
Per quanto riguarda, il nome (lorighittas) ci sono varie storie che si sono tramandate nei secoli. La più famosa afferma che si chiama così perché la sua forma ricorda un pochino le escrescenze presenti sul collo delle capre ma anche dei maiali.
Dal 2006, inoltre, il consiglio comunale grazie a un programma finanziato dalla Ue, ha lanciato un progetto, Asso Lori, che si occupa della valorizzazione, del rilancio e della tutela di questa pasta unica al mondo, supportando così i produttori locali. Sebbene la pasta sia ancora poco nota al di fuori della Sardegna, la richiesta da parte dei consumatori aumenta sempre di più. Oggi le lorighittas sono un piatto forte di molti ristoranti sardi e tanti sono gli chef che propongono ricette originali con prodotti di terra e di mare. Inoltre, la città di Morgongiori continua a dedicare la prima domenica di agosto alle lorighittas in un festival cittadino chiamato Sagra delle lorighittas, così da mettere in mostra il suo prezioso patrimonio culinario.