La Confettura di albicocca è un goloso composto dalla consistenza gelatinosa con il frutto in questione, acqua e zucchero.
L’albicocca arriva nel mediterraneo per la prima volta grazie agli arabi nel I secolo dopo Cristo, infatti il suo nome attuale deriva proprio dal termine arabo al-barquq. Però l’albicocca è originaria della Cina, infatti in Asia centrale era già coltivata dal 3000 avanti cristo, si tratta di un albero spontaneo e molto resistente che cresceva anche in condizioni avverse come sull’Himalaya intorno ai 3000 metri di altitudine.
Secondo altri invece arrivò nel mediterraneo grazie ad Alessandro Magno, che la portò a casa di ritorno dalle sue conquiste. Infatti il suo nome latino “armeniacum” significa proprio mela armena. Ci sono varie leggende che ci raccontano che proprio in queste terre, in origine l’albicocco era coltivato come albero ornamentale per i suoi bei fiori e per questo durante una guerra rischiava di essere abbattuto per il legname, ma si salvò da questo triste destino regalando in una notte splendidi frutti dal bel colore dorato.
La Confettura è il nome con cui identifichiamo tutte le conserve a base di frutta, mentre il termine marmellata spesso attribuitogli nella nostra lingua come sinonimo, va usato solo per i prodotti a base di agrumi.
La produzione di questa salsa dolce è molto antica, ne troviamo già memoria nel ricettario dello scrittore romano Apicio, che ci tramanda che nel IV e V secolo i greci bollivano le mele cotogne insieme al miele per ottenere un dolce composto spalmabile.
Una rudimentale marmellata era apprezzata anche dai romani che la producevano unendo alla frutta, mosto d’uva, vino passito e miele.
Per l’utilizzo dello zucchero invece dobbiamo aspettare il Medioevo, che permetteva di ottenere un risultato più simile a quelle che possiamo gustare anche oggi.
E’ infatti proprio in quest’epoca che nasce la marmellata e ci sono varie leggende legate alla sua origine. La nascita della marmellata d’arance è attribuita alla regina Caterina d’Aragona, che dopo il matrimonio con il re d’Inghilterra Enrico VIII sentendo la mancanza dei frutti della sua terra natia, fece creare questo dolce composto per poterli gustare anche nella sua nuova casa.
Un’altra leggenda invece ne attribuisce la creazione e il nome alla duchessa Maria de Medici, che dopo il matrimonio e il successivo trasferimento in Francia con il marito Enrico IV, iniziò a soffrire di carenza di vitamina C. Per risolvere il problema, il suo medico ordinò una cura a base dei migliori agrumi di Sicilia, all’epoca però non era facile conservare la frutta per il tempo di un viaggio così lungo, quindi per ovviare al problema prepararono dei barattoli in vetro con la conserva di agrumi e zucchero, su cui c’era la scritta “per Maria ammalata” che in francese venne mal interpretato in “marimalede”.